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Essere grate (nonostante tutto) e produttive

eugenia brini 20 Settembre 2017 Blog vita freelance

Come essere grate: allenamento mentale

Il 21 sarà la giornata mondiale della gratitudine, quindi oggi dobbiamo essere grate! L’ho scritto ovunque. Nella mia newsletter, nella mia agenda, in altri post e su fb…insomma io credo nell’importanza di allenare la mente ad un atteggiamento positivo. Mi piacciono le ricorrenze, anche quelle piccole.

In questo periodo di ripresa del lavoro, di inizi della scuola e di tante attività, forse diamo un po’ per scontata la nostra vita fatta di tante piccole cose. Io, invece, credo sia importante ricordarci tutto quello che ci rende felici e che ci fa stare bene.

C’è sempre qualcosa di cui essere grati.
Sii sempre riconoscente per gli affetti e le persone che già hai vicino a te.
Un cuore grato ti rende felice. 

(Buddha Siddhārtha Gautama)

Come allenare il muscolo della positività: essere grate fa bene al fisico!

Parlavamo di allenamento prima, e ci credo davvero. Allenare il muscolo della positività, cioè creare un atteggiamento che ci faccia bene e che ci aiuti a vivere al meglio la nostra vita.

Ora, non voglio dirvi che dovete stamparvi un sorriso ebete in volto e parlare agli unicorni che vedete solo voi. Dico solo che cercare di essere positive e trovare motivi per essere grate sia un modo per far innescare un meccanismo che può aiutarci ad essere più produttive. Come? Facendoci sentire bene e quindi imbattibili! Mentre l’essere negativi non ci aiuta ad essere produttive. Anche se è un meccanismo della nostra mente come mezzo di difesa e di sopravvivenza, lo stanno studiando molti antropologi. Purtroppo è un atteggiamento che non fa altro che metterci sotto pressione. E sotto pressione non tutti producono o lavorano bene. Anzi: a mio parere nessuno lavora bene in questo modo. E come libere professioniste dobbiamo ottimizzare il nostro tempo ed esserne consapevoli al 100%.

In più, essere negative, preoccupate, ansiose ci porta ad ingrassare e a diventare rugose. Ebbene sì! Perché quando si è ansiose si mangia di più senza accorgersene, rimuginare ci fa contrarre i muscoli facciali in pose che creano inevitabilmente delle pieghette. Insomma, non fa bene per niente. E già non sono una top model, se divento uno Shar Pei ci rimango male! (Deformazione…mio padre era veterinario quindi cito spesso animaletti di vario genere. Lo Shar Pei è un adorabile cane morbidoso e pieno di pieghe della pelle…).

5 piccoli metodi per allenare il muscolo della gratitudine

Innanzitutto chiaritevi i motivi per il quale sarebbe importante essere grate. Perché magari a voi non sembra utile, ma se analizzate bene la vostra vita capirete che non è così! Se siete donne indaffarate come me, sapete bene che necessitiamo di tanta energia per fare tutto quello che facciamo. E l’energia che sprechiamo in lamentele, in rimuginamenti vari e negatività non torna indietro anzi: e bello che sprecato.

  1. La mattina svegliatevi e pensate a qualcosa di positivo: i vestiti che metterete che vi fanno sentire belle, il sorriso di vostro figlio che vi chiede le coccole, la colazione che vi preparerete con tanto amore (non saltatela, fa bene alle endorfine!)
  2. Nei momenti no, fermatevi e fate tre bei respiri profondi. Provate a vedere le cose da un altro punto di vista: è tanto grave il motivo della tensione che sentite? Ci sono altre soluzioni? Potete rimandare o farvi aiutare per risolvere il problema?
  3. Dedicarsi del tempo per sé. Fosse anche mettervi su la tinta e riprendere a lavorare con la tinta in testa (senza farla colare please, che poi tocca a noi pulire!). Io lo faccio spesso!
  4. Prendersi una pausa. Non so quante volte io l’abbia già scritto. Ma lo ribadisco. Che sia anche solo concedersi una puntata di una serie che amiamo, fermarsi e fare uno spuntino o a fine giornata un bel bagno o doccia calda.
  5. A fine giornata ringraziare per le cose che ci sono state date. Lo so, sembra una cosa da hippie, ma ripensare alle cose belle fa scattare davvero un meccanismo in testa. Ci fa rivedere tutto sotto un’altra ottica. Per questo, per chi se la sente, consiglio di prendere parte aal sfida Happy 100 days!

Nella newsletter trovate i 21 modi per vivere al meglio la giornata della gratitudine, che aspettate a metterli in atto?

…di cosa sono grata io?

Oggi sono grata per:

  • le persone che mi stanno aiutando a risolvere un problema che mi sta dando dei grattacapi
  • la mia famiglia che è motivo di gioia e orgoglio
  • il mio lavoro che è appassionante e faticoso al punto giusto
  • il mio estrattore che mi ha regalato un succo pazzesco che mi farà avere energia per tutto il giorno
  • il weekend che mi aspetta…ma ve lo racconterò nel prossimo post!

 

Chi aiuta le mamme? Link per non soccombere alla figlianza L’evento dell’anno: freelance camp eccomi!

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