Perdersi nei progetti belli
Progetti belli e imparare a dilatare il tempo
In questi giorni sto seguendo davvero molti progetti belli, ma belli per davvero. Progetti che amo intensamente e che, nonostante mi facciano stancare molto per l’impegno fisico e mentale, non smettono di farmi avere quel sorriso ebete sulla faccia e nel cuore.
Il tempo di una mamma freelance, ma forse in generale quello delle donne in generale, è sempre una materia da plasmare per far sì che si possano concludere più cose possibili. Allora ci si organizza, anche se a volte questa organizzazione va a gambe all’aria quando si imbatte in piccoli ostacoli.
Ma io penso sempre che i problemi siano soluzioni travestite per farci impegnare di più, per crescere, per migliorarci e metterci in gioco. Quindi sto imparando a dilatare il tempo, ottimizzandolo, organizzandolo e cercando di capire priorità e cose da rimandare.
Ore e minuti salterelli, lasciate il tempo ai progetti belli
Capire quali sono le priorità per lasciare spazio ai progetti belli non sempre è facile. Perché, in questi mesi, la priorità è stata la salute fisica e mentale del mio cucciolo che è ancora piccolo. Ma a volte, purtroppo, il lavoro mi porta a doverlo lasciare o al nido o dai suoi splendidi nonni che lo coccolano, sì, però a me manca e anche a lui (e me lo fa notare al rientro a casa).
In questo momento ho concentrato la mia attenzione su un paio di progetti che mi stavano davvero a cuore: sistemare il sito di Merende diverse e creare i laboratori con Trovatempo. Ovviamente ho continuato ad insegnare a Città studi a Biella, che è una delle cose che amo di più fare e mi dà enorme soddisfazione; ho continuato a seguire i miei clienti e sto cercando di creare nuove entusiasmanti collaborazioni. Vado avanti a studiare come fare siti e newsletter accattivanti, come insegnare programmi creativi e creare soluzioni per piccoli business dal cuore grande!
Il ritardo non fa parte del mio modo di lavorare né di vivere, ma è successo. Io odio arrivare in ritardo. Per una questione di rispetto verso gli altri e verso me stessa e il mio lavoro. In questi ultimi tempi, seguire questi progetti belli mi ha fatto arrivare in ritardo su altro. Ma non è tempo perso: è tempo investito.
Farsi le domande giuste per creare il progetto giusto
Ogni progetto ha bisogni e tempistiche diverse. Bisogna capirlo un po’ come cerchiamo di capire i nostri figli. Io amo scrivere, progettare, disegnare, costruire, insomma: concretizzare le mille idee che mi passano per la testa. Ma bisogna davvero capire cosa/come/quando, con chi, perché…farsi domande per risolvere ogni piccolo aspetto.
Io penso sempre che creare sia una delle possibilità più belle che l’essere umano abbia in suo potere. Per farlo bene, va gestito il processo di creazione come si gestiscono le valigie per un viaggio importante. Facendosi domande utili. Quelle che iniziano con Se e con i Ma… Ad esempio e Se facesse brutto tempo, come potremmo fare a realizzare questo laboratorio? Ma se non ho i materiali dove li reperisco? Farsi domande e trovare risposte.
Poi pianificare bene su carta. Io amo scrivere sulla mia moleskine (ne ho per tutti i gusti) e sul planner di Tamara. Trovare gli strumenti giusti per noi. E poi lasciarsi travolgere dalla passione per quello che facciamo. Lo dico con il cuore. Perché, anche se faccio fatica a volte perché non vedo subito il conto in banca crescere come vorrei, sto costruendo un mondo di relazioni e di progetti che, spero, cambieranno un pochino il mondo attorno a me.
O almeno ci avrò provato e questo tempo avrà avuto un significato per me.
Vi aspetto sabato 21 presso il Trovatempo, Candelo, Sarò quella vestita da cuoca che crea colori e pasticcia con la sua socia biologa e tanti bambini!