La libertà di essere chi vuoi e come vuoi
Non mi pento dei momenti in cui ho sofferto; porto su di me le cicatrici come se fossero medaglie, so che la libertà ha un prezzo alto quanto quello della schiavitù. L’unica differenza è che si paga con piacere e con un sorriso… anche quando quel sorriso è bagnato dalle lacrime.
Paolo Coelho
La libertà è partecipazione, diceva Giorgio Gaber e forse è vero. Nel senso che per essere liberi dobbiamo essere partecipi di noi stessi.
Libertà di essere partecipi di chi siamo, di cosa vogliamo, dei nostri pregi, ma anche dei difetti per poterli superare e poter migliorare.
La cosa che mi stupisce sempre è che si associa alla parola Libertà una certa anarchia nel trattare gli altri, nel non rispettare le leggi o le regole e in una vita in fuga o liberi da condizionamenti nella selvaggia natura. Ma la libertà vuol dire, per me, capire i propri limiti e metterci in gioco senza pensare che qualcuno ci stia giudicando.
Libertà è partecipazione perché solo essendo centrati e presenti nel momento in cui viviamo possiamo capire dove vogliamo andare. E libertà è anche essere felici senza sovrastrutture mentali. Godersi l’attimo, guardando le cose positive che abbiamo e non solo quelle che ci mancano.
Essere libere vuol dire crearsi la propria strada che vuol dire avere un lavoro che amo, essere pagata il giusto e avere la possibilità di avere una famiglia, se lo si desidera, com\’è successo a me. C’è molta strada ancora da percorrere e ci sono tante cose da imparare. Oggi è il giorno giusto per pensare a te e alle libertà che vuoi avere nella tua vita.
In cucina
Libertà, per me, vuol dire fare scelte alimentari senza essere giudicata senza conoscere a fondo l’argomento. E vuol dire rispettare le scelte degli altri senza aggredire. Così vivo la mia continua ricerca di un’alimentazione che sia quella giusta per me, che mi faccia bene e che sia ecosostenibile. Non sbandiero il mio essere vegetariana (o meglio avere un’alimentazione plant-based), ma lo faccio notare quando sono a cena e mi danno cibo che non posso mangiare. Penso che la mia scelta sia onesta e serena ed è per questo che i miei amici la rispettano e sono curiosi e assaggiano tutto quello che cucino. Per me libertà a tavola vuol dire mettersi in gioco senza avere un’etichetta appiccicata addosso. Io non ne appiccico a nessuno. Amo gli animali, amo la natura, amo prendermi cura di me stessa, della mia famiglia e opero scelte il più ecosostenibili possibili perché vorrei lasciare questo mondo alle generazioni future. Ognuno ha i propri tempi, ognuno opera le proprie scelte e passi verso la consapevolezza. Se vi interessa ho scritto un ebook a riguardo. Ogni giorno studio e mi metto in gioco.
Semplificare
Mi piacciono molto gli olii essenziali mentre amo meno l’incenso perché l’odore mi ricorda qualcosa di polveroso e non sempre lo apprezzo. Sorry! Seguo un po’ di donzelle che parlano di come usare gli olii essenziali per stare bene e trovo che l’olfatto sia un senso che a volte sottovalutiamo. Ma gli odori e profumi riportano alla mente emozioni, ricordi e momenti felici o tristi, non trovate? Allora perché non portare con noi quegli odori che ci aiutano a concentrarci anche quando siamo in ufficio o in un bel coworking? Io ho trovato questa soluzione molto da donna nerd: delle chiavette usb che sono progettate come piccoli fornetti portatili. Nell’oblò basta versare qualche goccia del nostro olio essenziale preferito così da averlo sempre con noi mentre lavoriamo. Io amo l’arancio amaro per la concentrazione e l’umore e l’eucalipto per quando sono un po’ congestionata.
Business tips
Ti ho parlato di migliorare la tua vita al lavoro o in un coworking grazie agli olii essenziali. Ma se lavori da casa o stai cercando di creare un ufficio magari al piano di sotto non vicinissimo al modem, una soluzione utile e poco ingombrante è quella di usare un amplificatore di segnale. Io ne ho usato uno molto semplice da usare e da installare così posso lavorare ovunque. Ricordo che, di notte, sarebbe meglio spegnere tutti i dispositivi che producono onde elettromagnetiche per la salute e le bollette. Creare un angolo per lavorare al meglio è davvero importante, soprattutto quando dobbiamo farlo da casa e ci sono nani e mariti ovunque!
Persone che ispirano
Sono anni che seguo Donna Moderna, perché la mia super mamma mi regala l’abbonamento a natale. Annalisa Monfreda è la direttrice di Donna moderna e di StarBene e, da qualche giorno, anche di Tustyle! Leggo sempre il suo articolo di apertura della rivista. Perché è una grande ispirazione, perché è semplice e aperta al confronto. Perché parla di argomenti “normali”, di reazioni, di emozioni di tutti i giorni. E parla delle donne alle donne. Una super mamma, moglie e donna moderna a tutti gli effetti, di grande ispirazione. Parla liberamente di qualsiasi argomento con delicatezza e forza che stimo molto.
Libri da leggere
La donna che mi ispira ogni settimana sfogliando (anche sul mo iPad) la rivista Donna Moderna non solo ha scritto un articolo molto bello su quali libri consigliare alle figlie femmine. Ma ha scritto un libro davvero carino. Si intitola Come se tu non fossi femmina – appunti per crescere una figlia femmina. Risponde a molti dubbi che ho avuto prima di sapere di avere un maschio nella mia pancia! Avevo paura di aspettare una femmina, anche se l’avrei amata quanto amo Diego. Chissà, magari al prossimo giro, grazie a questo libro, sarò pronta?! A parte gli scherzi, non è facile diventare genitori. Non lo è, nonostante siano passati anni dalle lotte femministe, ancora per le donne in questa nazione secondo me un po’ confusa su quali dovrebbero essere i diritti non solo delle donne, ma in generale per creare una famiglia e non impazzire dietro a politiche un po’ miopi a riguardo.
Film/serie/video
Ah Netflix sarà la mia rovina, lo so! Però, a mia discolpa sull’utilizzo massiccio di questa droga-spaccia-serie, ascolto tutto solo in inglese così da migliorare la lingua… Parliamo di libertà? E quale libertà più grande se non quella di praticare uno sport ad appannaggio puramente maschile in anni post rivoluzione femminile, come gli anni ’80 furono? Mi sono fatta letteralmente travolgere da una serie alla quale non avrei dato un penny per via della mia avversione per gli anni ’80. Non mi piacciono le spalline, i colori troppo sgargianti e l’esagerazione. Però GLOW mi ha rapita. Perché le donne protagoniste cercano di trovare uno spazio in un ambiente maschile usando le proprie armi e la capacità di non arrendersi mai. Libertà di non essere più viste solo come donne che devono sposarsi e avere figli se non per volontà e amore! Divertente, irriverente, assurdo, colorato, sfacciato e molto teatrale, come il wrestling sa essere!
Consigli green
Il 23 aprile è San Jordi, in Spagna. Il giorno dei libri e delle rose. Me l’ha raccontato una mia carissima amica spagnola, Ingrid.
Questa tradizione è stata consolidata nel 1996 per promuovere e incoraggiare il progresso culturale. Sembra che la data sia stata scelta in onore di due autori morti nel 1616 Shakespeare e Cervantes, proprio il 23 aprile!
Agli inizi del ‘900 la festa era il 7 ottobre e il re la spostò il 23 aprile per questo motivo. Le rose? Perché la leggenda narra che le donne siano nate dal sangue sgorgato dal corpo del drago ucciso da San Jordi. Per questo i librai in Catalogna regalato una rosa per ogni libro venduto!
Sii arrogante, sii libera!
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